Nel bel mezzo di una tempesta, il vescovo Simplicio attraversa il bosco a cavallo della sua mula Santuzza e si rifugia sotto a un grande albero di mele famoso per non aver mai dato un frutto. Tornato il sole, i due ripartono e fra le chiome, come per miracolo, compaiono le mele.
Il giovane Poldino non crede ai suoi occhi: ora potrà cucinare la torta di mele e sposare la sua Orsola!
Ma la Morte ci mette lo zampino e gli ruba la torta. Dovete infatti sapere che proprio quella sera la Morte aveva invitato a cena diavoli e santi per metterli d’accordo: “…fagioli ai diavoli, pesci ai santi, ma offri la torta e li accontenti tutti quanti!”
Il giovane innamorato non si darà per vinto. Aiutato dal vescovo, monterà in groppa a Santuzza per scendere agli inferi, poi, travestito da Arlecchino, riuscirà a gabbare la Morte e a infiltrarsi nella dispensa e poi… Orsola! Che ci fai qui? Andiamo, l’uscita è da questa parte…
– PALCOSCENICO Dimensione minima 6x4x3
– SPAZIO OSCURABILE
– ENERGIA ELETTRICA Carico totale Kw 3- attacco blu monofase 16 amp
– Materiale fonico e illuminotecnico Autonomo
– DURATA DEL MONTAGGIO h. 3:00 smontaggio h. 1:30
– DURATA DELLO SPETTACOLO 50 min
Responsabile di compagnia Marco Lucci 3343949202
…A farla da padrona sono stati soprattutto gli spettacoli di Teatro di figura che ci hanno regalato le emozioni e i risultati più convincenti. Tra essi per fortuna possiamo annoverare un autentico piccolo capolavoro Il miracolo della mula della Compagnia perugina il Laborincolo in cui Marco Lucci in collaborazione con Gigio Brunello fa rivivere i personaggi di un orologio meccanico posto sul campanile della grande piazza di Praga. E’ così che assistiamo alle avventure del prode Poldino che sostenuto dal vescovo Simplicio, da Santuzza, una mula parlante e da Beatrice, aiutante magico di eterea consistenza, riesce a conquistare la sua Orsola gabbando perfino la morte. Tra improbabili travestimenti, torte succulente che cambiano padrone e imprese mirabolanti, si sviluppano avventure strampalate di godibilissimo divertimento sorrette da un ritmo perfetto sempre incalzante di grande maestria.
Lo spettacolo tautologicamente è una perfetta macchina ad orologeria pervasa da un gusto surreale di rara raffinatezza dove uomini e animali si muovono in un mondo in cui lo spettatore si dimentica di avere davanti degli esseri inanimati per immergersi completamente in un gioco scenico dove la fantasia regna sovrana…
Recensione di M. Bianchi da Eolo